Il percorso delle Lectio di questo anno ci porterà ad approfondire nel dialogo col Signore i contenuti che il sussidio adulti “Generatori” ci offre per vivere la nostra quotidianità da Cristiani attraverso alcune Parole che richiamano i versetti evangelici su cui sosteremo in preghiera.
ASCOLTARE : nella casa di Betania, Marta e Maria accolgono Gesù. L’ascolto dà valore all’accoglienza e motivazione al servizio. Anche le nostre relazioni con i fratelli e il rapporto personale che coltiviamo con Dio si nutrono di ascolto: ascoltare la sua Parola è lasciarci riempire il cuore del suo amore, diventando capaci di generare.
ACCOGLIERE: Gerico, città simbolo, considerata nel tempo come il luogo dell’incontro salvifico tra la piccolezza dell’uomo e la grandezza di Dio. Per giungervi Gesù deve attraversare deve camminare a lungo e incontrare situazioni maleodoranti, imbattersi in bassezze come quella di Zaccheo. Egli però riporta il profumo nella città, lo riporta con la sua presenza e la sua misericordia, con il suo sospendere ogni giudizio e guardare al cuore dell’uomo.
DISCERNERE: diventiamo generatori quando impariamo l’arte difficile del discernimento. E’ Gesù stesso a chiedercela osservando come siamo capaci di prevedere il tempo che scorre, ma quanto fatichiamo a comprendere e giudicare il tempo della vita e della salvezza, il tempo che viviamo e in cui siamo immersi. Allenarci a leggere i vostri vissuti e quelli dei fratell, gli avvenimenti grandi e piccoli della storia, allenarci entrare a in profondità per valutare e poi scegliere come starci dentro è un passo importante per generare.
ACCOMPAGNARE: “Chi è il mio prossimo?”, è la domanda che un dottore della legge ebraica rivolge a Gesù. Il maestro risponde raccontando la parabola del buon samaritano e capovolge la prospettiva: domandati piuttosto di chi ti fai prossimo, di chi ti prendi cura e ti fai carico tra le persone che incontri. Anche noi siamo invitati a soffermarci di fronte alle fragilità di chi ci sta accanto e spesso non riusciamo più a vedere, per gareggiare nel bene, per trasformare la nostra esistenza e generare gesti d’amore.

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