“Segui la notizia!” è lo slogan dell’Iniziativa Annuale 2020-2021 che l’Acr ha scelto per accompagnare il cammino di fede dei bambini e dei ragazzi.
In questo anno associativo l’ACR vuole aiutare i bambini e i ragazzi a farsi ultimi, a farsi servitori per testimoniare al mondo una vita in pienezza nel Vangelo, al servizio dell’unica Parola vera che trasforma in bene le vite e per fare da sfondo e cornice a questo percorso entriamo nella redazione di un giornale.
La funzione della redazione, intesa come un’unità organizzativa e di lavoro, è quella di raccogliere le informazioni, valutarle e selezionarle, in un processo complesso che porterà anche a scegliere quali privilegiare e quali approfondire. È per certi versi la sintesi del cammino di chi si mette alla sequela del signore Gesù: leggere i “fatti” della propria vita, scavare a fondo, approfondire per leggere la presenza di Dio e sulla base di questa scoperta raccontare, testimoniare, narrare al mondo la Buona e Bella Notizia di cui siamo destinatari.
Nell’anno della sequela i bambini e i ragazzi sono chiamati, accompagnati da un brano biblico di riferimento di Marco (Mc 10, 35-45), a riscoprire la vocazione da discepoli-missionari. Ecco allora che seguire Gesù per bambini e ragazzi vuol dire fare scelte concrete tutti i giorni. Per essere discepoli non bisogna aspettare di diventare grandi in età o in esperienza, non è necessaria una qualifica o corso di formazione, ma ogni bambino e ragazzo è perfetto così com’è. Ciascun bambino e ragazzo all’Acr può fare esperienza concreta di come il suo percorso da discepolo missionario è qui e ora ed è già cominciato. Gesù svela inoltre una grande verità a chi vuole diventare grande (Mc 10, 43b): non si tratta di ottenere gloria, fama, notorietà, ma la grandezza si trova nei piccoli gesti compiuti sul suo esempio a servizio di coloro che ci circondano.
Papa Francesco ha lanciato un messaggio chiaro ai giornalisti durante la 52ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2018:
“Desidero perciò rivolgere un invito a promuovere un giornalismo di pace, non intendendo con questa espressione un giornalismo “buonista”, che neghi l’esistenza di problemi gravi e assuma toni sdolcinati. (…)
Intendo un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce (…)”
E allora sulle parole del Papa vogliamo impegnarci per avviare processi virtuosi.
E tu, sei pronto con il tuo gruppo e tutti i ragazzi dell’Acr a ricercare, scrivere, progettare e pubblicare? Allora non ti resta che equipaggiarti di curiosità e poi… Segui la Notizia!
Materiali:
1000&1 voce di settembre (pdf)
Direttive per gli incontri in periodo di Covid:
– Linee orientative
– Iscrizione Catechesi
– Patto di Corresponsabilità
– Privacy Foto-Video