/#iorestoACasa #servizioepreghiera

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Oggi l’AC vuole proporre alcuni spunti interessanti su due pilastri fondamentali della vita di ciascun aderente: la preghiera e il servizio.

Questa sera alle ore 21 sarà infatti possibile seguire in diretta su TV 2000 un momento di preghiera comunitaria: la recita del Santo Rosario dal Santuario di San Luca, a Bologna, guidata dal cardinale Zuppi.

Sabato prossimo alle 18 sarà invece possibile seguire dalla pagina Instagram dell’ACG diocesana la diretta con Don Tony Drazza, segretario particolare del Segretariato Generale della CEI ed ex assistente nazionale del Settore Giovani. Nella diretta si parlerà di servizio, proprio per ricordare la Giornata del Servizio che avremmo dovuto vivere insieme nella nostra diocesi. Clicca qui per il volantino!

Ma il servizio a Cesena non si è di certo fermato! Ci sono tante realtà che si sono messe in moto per farsi prossimo a chi, nella situazione di emergenza, avesse più bisogno. Abbiamo raccolto la testimonianza di Lorenzo, 19 anni, che in queste settimane si è impegnato nel servizio di spesa a domicilio per persone anziane promosso dal Comune di Cesena (qui maggiori informazioni).


Che noia stare chiusi in casa! Almeno riesco a concentrarmi meglio sullo studio per la maturità (telematica? Ancora non si sa) che dovrò sostenere tra poco più di due mesi, ma si tratta certamente di un periodo pesante per tutti a causa di tanti motivi diversi.

Dopotutto ci sono molte persone che se la passano peggio di me: ai miei nonni manca tanto la compagnia dei nipoti, si sentono molto soli. Essendo anziani per di più non escono neanche per fare la spesa: sono una delle categorie più a rischio, ed è meglio ridurre al minimo i contatti con gli altri. Non solo gli anziani sono in questa situazione, ma anche tante persone che a causa di malattie pregresse all’apparato respiratorio non possono permettersi di uscire proprio perché categoria a rischio.

Per fortuna queste persone non sono lasciate sole: il Comune di Cesena, insieme all’Unione dei comuni della Valle del Savio, ha attivato il progetto “I ragazzi della spesa”, in cui giovani volontari della città possono andare a fare la spesa e consegnarla a tutte quelle persone che per motivi di sicurezza non possono uscire di casa. Io sono uno di questi volontari: la mattina posso ricevere una chiamata dal Comune in cui mi si chiede se quel giorno sono disponibile per effettuare una consegna; in caso affermativo, mi viene comunicato l’indirizzo della persona che non può uscire. Al pomeriggio mi armo di bicicletta e mascherina e vado a quell’indirizzo, dove ricevo la lista delle cose da prendere e i soldi necessari; poi faccio la spesa e la riporto a quella persona.

È molto bello prendere parte a questo servizio perché rompe la routine delle mura di casa e mi permette di uscire per fare qualcosa di bello per gli altri. Non posso andare a trovare i miei nonni e passare del tempo con loro: posso però magari aiutare il nonno di qualcun altro che in questa situazione si trova in particolare difficoltà. Ho ricevuto tanti sorrisi caldi che mi hanno ricordato il valore della solidarietà tra le persone e del contatto umano, che non si spezza anche se ognuno è isolato a casa propria.

Pensate a quanto deve essere bello per chi non può davvero rischiare di uscire di casa sapere che c’è qualcuno là fuori che tiene a loro e si impegna per quanto può, anche semplicemente facendo la spesa!